Fede: dono d'amore che fa sperare |
Domenica 23 Dicembre 2012 11:24 |
Carissime Famiglie di Solaro, in queste settimane noi preti, Felicita e Mariangela e i laici siamo passati da voi per pregare con voi, per chiedere insieme al Signore che ci doni luce in questo tempo di fatica e di difficoltà, e per “ri-sentire” la Benedizione di Dio su di noi. Questa preghiera, fatta insieme, ci ha introdotti alla Festa del Natale che ora vogliamo condividere nella fede. Durante la Visita ci avete raccontato inquietudini e amarezze, rabbia e stanchezza, fatiche e delusioni, speranze personali e familiari, difficoltà lavorative ed economiche… ma alla fine ci siamo augurati che il Natale e l’Anno 2013 siano “buoni” sotto la Carità di Dio che è Amore. Davanti al fallimento dei progetti umani, più che mai siamo coscienti che oggi è necessario affidare al Signore noi stessi, le nostre famiglie, l’Italia e il mondo intero, perché ci sentiamo oppressi da un “mostro” che chiamiamo “crisi”, che blocca il nostro spirito e che mortifica ogni speranza. Natale è la festa del Dio vicino, di Dio che ascolta il nostro grido, che non ci vuole schiacciati dal male, che interviene e viene a liberarci, a renderci liberi figli di Dio offrendoci Gesù il Salvatore. Ma questo Dio è da scoprire con la fede, con quel “dono d’amore” che abbiamo ricevuto come regalo importante da condividere anche in questo Natale. E proprio la Festa del Natale, la Festa di Gesù che nasce bambino tra noi e come noi ci spalanca la “porta della fede”, la rafforza, la ringiovanisce. Credere è dono di Dio, perché Gesù ci mette dentro la fiducia che ci apre a Dio Padre, perché ci fa figli di Dio e fratelli attraverso lo Spirito. Credere è passare dall’aver bisogno di Dio al fidarsi di Dio, fino a giungere ad affidarsi a Lui interamente, affidare a Lui la nostra libertà e le nostre scelte. È qui che nasce la speranza di cui c’è bisogno, quella che genera la voglia di affrontare l’attuale situazione con responsabilità e impegno. Insieme a don Nicola, a don Pasquale (dal suo letto di Ospedale), a Mariangela e Felicita auguro a tutti e soprattutto a chi ne ha più bisogno un Natale ricco di fede, così che sia pieno di speranza e di gioia. Fraternamente, don Giorgio
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