Carissimi parrocchiani e parrocchiane, |
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è bello risentirci dopo un po’ di vacanza e nonostante il grande caldo di questa estate recuperare il desiderio di ritrovarci come Comunità cristiana per camminare insieme nel nome di nostro Signore Gesù Cristo: egli è davvero il Buon Pastore che guida la sua Chiesa ai pascoli buoni, e ci raduna e ci tieni uniti a partire dal suo Amore misericordioso, che fa di noi il suo Popolo Santo.
Questo nuovo anno pastorale che inizieremo ufficialmente il giorno 8 settembre con la festa di S. Maria Nascente, è un anno del tutto particolare: se pensiamo che la Chiesa Universale è entrata già da qualche anno nel percorso del Sinodo dei Vescovi voluto da papa Francesco e che si concluderà nell’anno giubilare del 2025, allora comprendiamo che questi ultimi mesi del 2024 sono la premessa di questo importante anno giubilare, che il Papa ha voluto dedicare al rinnovamento della Chiesa Cattolica, alla crescita della sinodalità (un modo diverso di condurre il cammino delle nostre Comunità cristiane, con uno stile più condiviso, di comunione fraterna e orientato alla missione evangelizzatrice). “La speranza non delude” ha scritto Papa Francesco citando il noto passo di San Paolo nella Lettera ai Romani 5,5 e da qui ha colto il titolo per questo anno giubilare, tutto il 2025, cioè: “Siamo tutti pellegrini di speranza”. Sì, l’invito è chiaro per tutta la Chiesa e per tutti i credenti: in un mondo deluso e cinico, spesso rattristato da guerre e scelte di morte, la Chiesa è chiamata a ridare speranza, quella virtù teologale di cui oggi il mondo ha estremo bisogno, per superare la sua involuzione e la sua sicura sconfitta. La speranza, che è dono di Dio e della sua azione di salvezza, nasce dal rinnovato rapporto con il Dio cristiano che è Padre, Figlio e Spirito santo; nasce dal suo amore misericordioso e fedele, che non delude neanche quando l’uomo pensa di fare tutto senza Dio e senza la sua misericordia. La speranza è la virtù dei pellegrini che camminano con responsabilità su questa terra, sapendo che alla fine dovranno rendere conto a Dio della loro vita, delle loro azioni, di come abbiamo speso le risorse che il buon Dio ha dato a tutti noi, in misura diversa. Solo chi vive di questa speranza potrà usare bene dei doni che Dio ci ha dato – i famosi talenti del Vangelo – che non sono solo per noi e per realizzare i nostri desideri, ma vanno investiti, donati, accresciuti per il bene di tutti. Già 70 anni fa, alla fine del Concilio Vaticano II, il famoso Cardinale belga J. Suenens diceva: “Il cristiano è un uomo di speranza” e questo è il dono che vogliamo vivere in questo momento di Chiesa e in questo nostro mondo.Don Sergio Tomasello - parroco |
Carissimi parrocchiani e parrocchiane, |
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questa settimana di luglio abbiamo concluso il cammino dell’Oratorio Estivo, anche se i ragazzi più grandi (adolescenti che per lo più hanno fatto servizio all’Oratorio) ora fanno qualche meritato giorno di Vacanza con don Massimiliano in località Maranza, in Alto Adige. Le mie parole sono oggi di grande ringraziamento a don Felice, ai tanti adulti, giovani e adolescenti che con grande passione hanno fatto servizio per i più piccoli in queste ultime due settimane: bravi !!!
L’altro pensiero lo rivolgo al nostro Vescovo Mario, che infaticabile missionario ha passato una settimana intera nella terra peruviana, in visita alle Chiese di Missione che hanno alcuni preti e laici missionari nelle loro comunità locali: a Lima, a Huacho, a Pucallpa: la sua visita in terra sudamericana apre anche a noi lo sguardo verso quelle chiese dove ormai da tempo la parola del Vangelo e lo stile cristiano della vita hanno prodotto semi di beni e frutti abbondanti di opere piene di speranza per il futuro di quelle popolazioni, ormai sempre più spesso presenti anche nelle nostre terre lombarde.
E’ arrivato proprio in questi giorni anche la Lettera pastorale del Vescovo Mario che vi invito ad acquistare e a leggere, durante il tempo estivo: si intitola: “Basta! L’amore che salva e il male insopportabile”. E’ il proseguo della proposta pastorale dello scorso anno “Viviamo di una vita ricevuta”, è un vero programma di lavoro per le Parrocchie e le tante Comunità pastorali. Anche noi leggiamola in questa prospettiva. Buone vacanze e buon riposo per i prossimi giorni di luglio e agosto.
Il vostro parroco. Don Sergio Tomasello. |
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Carissimi parrocchiani e parrocchiane, |
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vi scrivo dal fresco luogo di vacanza che ho scelto di abitare in questa settimana che sta a cavallo tra luglio e agosto: sono sopra Lecco precisamente a Ballabio, in casa di un prete mio amico, che è stato molti anni fa sacerdote del mio Oratorio di Milano da cui provengo in Quartiere Gallaratese. Un prete molto ospitale, che ha avuto tante esperienze sacerdotali nella nostra Diocesi e anche qualche esperienza di Missione, come fidei donum in Zambia. Quindi oltre a relax e buona compagnia ci dilettiamo nel raccontarci come vivere il Ministero sacerdotale oggi, in terra di missione: sì perché anche la nostra Lombardia oggi … è così!
Penso ovviamente anche al futuro della nostra Comunità Pastorale, con il nuovo gruppo di Consiglieri da poco eletti e scelti, con la mancanza del don Felice, e con tutti gli impegni che ricadranno almeno nella prima fase sul parroco e sul vicario, e sui tanti collaboratori della nostra Comunità, che dovranno sempre di più lavorare su un progetto comune di Chiesa, di Oratorio, di Pastorale giovanile, di Caritas, ect … Dobbiamo decisamente guardare in avanti perché non ci possiamo più permettere di pensare a due realtà distinte, ma sempre di più pensare alla presenza della nostra Chiesa ambrosiana nel grande territorio di Solaro-Villaggio Brollo. Sarà certamente la spinta missionaria e la realtà fraterna di comunione nel Signore e nello Spirito che ci permetterà di fare passi in avanti.
In questo mese di agosto si compirà anche il primo anno di permanenza come parroco tra voi: con il 1 settembre sarà un anno completo, e ripensando ai tanti momenti vissuti tra voi già mi sono fatto una idea della ampiezza della nostra Comunità Pastorale, delle tante realtà incontrate nella nostra città, tra il centro e le molte periferie. Quanti incontri e iniziative, quante famiglie e situazioni incontrate per Matrimoni, Battesimi, Incontri genitori, Visite nelle case per la benedizione o semplicemente per visitare i Malati, quante persone parenti dei defunti che quest’anno non sono mancati: un mondo di facce, di volti, di racconti, di storie, le vostre di cui è intessuto il cammino della nostra grande Comunità pastorale. Sono convinto che le strutture sono importanti e ci permettono di organizzare tanti momenti per incontrarci e camminare insieme, ritrovarci per un pranzo o per una preghiera condivisa, ma … sono più importanti le persone e le relazioni, i gruppi che riusciremo a vivere con impegno pastorale, per arricchire il cammino della nostra bella Comunità. Adesso quindi un po’ di riposo e di sosta per poi ripartire insieme secondo le vie che il Signore e lo Spirito ci indicheranno. Grazie di cuore a tutti e a tutte della vostra comprensione. Grazie a don Felice per essere stato tra noi in questi anni, con attenzione e spirito di vero servizio. Auguri per il tuo futuro impegno nella Parrocchia che sarai chiamato a guidare. Grazie a don Massimiliano per il suo impegno per i ragazzi, gli Adolescenti e i Giovani, adesso che sei tornato dai turni delle vacanze in montagna riprendi il ritmo normale della Comunità pastorale, e riposa un po’ per la grande ripresa, che ci vedrà coinvolti a tutto tondo. Auguro a tutti di trovare tempo e modi per riposare, pregare, visitare, amare, in un clima di calma e fraternità.
Don Sergio Tomasello - parroco |
i nostri ragazzi e le nostre ragazze dell’Oratorio Estivo e anche i nostri Animatori che si sono distribuiti nei nostri due Oratori di Solaro e di Brollo, ci hanno indicato la strada maestra da seguire per la nostra estate 2024. Il loro logo “VIA VAI: mi indicherai il sentiero della vita”, ci ha permesso di pensare al cammino che stiamo compiendo con le nostre famiglie come una sorta di pellegrinaggio, cioè un viaggio da compiere insieme, nella ricerca del senso della nostra vita, riscoprendo il valore di camminare insieme e mai da soli, soprattutto insieme al Signore che indica con la sua luce il sentiero giusto da seguire.
In effetti dobbiamo stare attenti perché anche nei termini che usiamo passa il concetto che vogliamo esprimere: dire per esempio … “andiamo in vacanza”, ci fa pensare a un tempo di assoluto relax, di vuoto perché la vita è sempre piena di cose e di impegni. La parola stessa richiama il latino “vacuum”, cioè “vuoto”. Ma noi sappiamo che non sono così le nostre vacanze, perché spesso sono occasione di scoperte nuove di luoghi e di persone, di storia e di arte, e anche se il ritmo giustamente rallenta rispetto al tempo del lavoro o della scuola, non sono certo esperienze di vuoto, anzi! Se uno pensa alle vacanza come “vuoto” allora rischia di dimenticare anche amici e parenti, e forse anche il Signore, che non va in vacanza.
Quindi vi propongo di usare altri termini: “andiamo a fare un grande viaggio” per esempio, per scoprire altri luoghi interessanti, la cultura del posto e le ricchezze che lo caratterizzano; andiamo insieme e non dimentichiamo nessuno, portiamo con noi persino la fede e il Signore. Ci sarà tempo per fare belle esperienze e anche di leggere o studiare in un posto diverso da casa. Messaggeremo con foto e video suoi social, per testimoniare che queste località sono veramente belle e promettenti, magari come suggerimento per i prossimi anni ai nostri amici e conoscenti. Oppure vi suggerisco: “andiamo a fare una esperienza nuova”, perché i nostri figli stanno crescendo e vogliamo che conoscano un po’ di quel mondo che è la nostra casa comune, che non solo dobbiamo rispettare ma possiamo vivere, con attenzione e cura, ringraziando il buon Dio che ci ha offerto tutto questo per vivere la nostra vita. Non manchi in queste nostre vacanze anche un po’ di preghiera, o di lettura, certamente qualche bel romanzo e per i più spirituali anche qualche bella meditazione, fatta nei luoghi adatti di cui l’Italia non manca. Nutrite lo spirito oltre alle pance, chiedete a Dio di indicarvi il sentiero della vita, come hanno invocato e cantato i nostri ragazzi durante le prime settimane di Oratorio Estivo e vedrete che la famosa “vacanza” sarà tempo di ricarica, e occasione di crescita.
Il vostro parroco. Don Sergio Tomasello |
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