Messaggio per la Festa di apertura degli oratori 2013 |
Lunedì 23 Settembre 2013 13:04 |
Il messaggio del nostro Arcivescovo card. Angelo Scola indirizzato a tutti gli oratori della diocesi. … La scelta educativa dei nostri oratori per il nuovo anno pastorale «A tutto campo» si innesta nella proposta diocesana denominata «Il campo è il mondo: vie da percorrere incontro all’umano». In questo inizio di millennio la nostra Chiesa è chiamata a documentare il fascino della sequela di Cristo abitando il mondo e la storia attraverso l’incontro ed il dialogo sincero e appassionato con tutti. I cristiani, come tutti gli uomini, sono immersi nell’umano, sia a livello personale, sia a livello sociale. A partire dall’umanità di Gesù, essi incontrano la Sua divinità. In Lui e attraverso Lui è possibile riconoscere che tanto più l’uomo si abbandona a Dio tanto più si scopre pienamente uomo. Vogliamo, quindi, mostrare che Cristo «svela anche pienamente l'uomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione» (Gaudium et spes 22). Si tratta dunque di documentare la qualità fortemente umanizzante del Vangelo. Gesù Cristo è sorgente dell’umanesimo. L’oratorio, per la sua stessa natura, si propone come luogo privilegiato per apprendere e vivere tutto ciò. In particolare vorrei indicare due piste di riflessione a partire dalla parabola evangelica del buon grano e della zizzania. La prima pista da seguire è quella di valorizzare ogni aspetto della vita dei ragazzi come ambito di evangelizzazione: negli affetti e nello studio, attraverso il tempo libero e l’appartenenza alla comunità cristiana e alla società civile. Il campo della nostra vita è il mondo e niente di meno che il mondo. Del resto la fede se è autentica non può mai essere separata dalla vita. In tal senso il compito principale degli educatori – dai sacerdoti alle religiose, ai genitori, ai catechisti, agli insegnanti, agli accompagnatori sportivi e agli animatori – sarà quello di tener sempre presente, in tutta la sua interezza, la persona del ragazzo e del giovane. Un secondo suggerimento per questo anno pastorale è quello di riconoscere, custodire e valorizzare il buon grano, ovvero tutto il bene che c’è nella vita dei nostri ragazzi. Non si tratta di ingenuo ottimismo, ma di realismo cristiano. Non è da tutti saper cogliere il tanto bene che c’è nel mondo e negli altri. Tale atteggiamento è decisivo soprattutto per quanti sono chiamati alla responsabilità educativa. … + Angelo Card. Scola Arcivescovo |