DIO HA TANTO AMATO IL MONDO |
Lunedì 23 Dicembre 2013 12:49 |
Carissime Famiglie di Solaro, il Signore ci invita a far festa nella memoria della nascita di Gesù, Figlio di Dio e Salvatore, tra noi.Non è facile oggi “avere dentro” il senso della festa, ma speriamo “con” i bambini che “sognano” il Natale e “come” bambini che credono e sperano nel Signore di vivere la memoria della natività di Gesù con “la Gioia del Vangelo” a cui ci esorta papa Francesco. È la Gioia cristiana che viene dal sapere che Dio ama tanto questo mondo, questa umanità, la nostra società, fatta di “grano buono” e “zizzania”… e dall’essere coscienti che Dio ama ognuno di noi con il “grano buono” che portiamo nel cuore e con la “zizzania” che amareggia la nostra vita. Per questo il Padre manda Gesù! È la Gioia di credere che la “potenza dell’Amore di Dio” che si è rivelata in Gesù Bambino-Uomo continua a “fare giustizia” con tenerezza e misericordia soprattutto in difesa di chi paga per le iniquità. È la Gioia di noi che abbiamo la “beatitudine” di avere Gesù come Luce e Verità che ci aiuta ad distinguere il “vero” bene dal “vero” male. È la Gioia di essere stati resi figli di Dio, “grano buono” che cresce operando giustizia anche in mezzo a scelte inumane e assurde e che vive con la “pazienza di Dio” nelle violenze della storia. È la Gioia che solo Gesù può portare: gioia che vince la rabbia che portiamo dentro, che attutisce le preoccupazioni per situazioni difficili di lavoro (ma non solo), che guarda al nostro “essere più poveri” per i tanti tributi versati credendo ancora nella giustizia che Dio vuole portare. È la Gioia che fa andare avanti a testa alta e cuore umile, con occhi aperti e mani tese ad incontrare ed aiutare, con orecchie in ascolto e intelligenza critica per vedere il “tanto bene che c’è attorno a noi” nonostante tutto ciò che si dice e che – forse – crediamo. Carissime Famiglie di Solaro, vi auguriamo che sia un Natale di Gioia per tutte voi: Gioia con la “G” maiuscola, quella di Gesù e di Dio Padre che “tanto” ci ama e ama questo mondo che noi consideriamo “brutto e sporco”. Con affetto fraterno, don Giorgio, don Nicola, don Leo, don Pasquale, Felicita e Mariangela
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