A FELICITA E MARIANGELA |
Lunedì 14 Settembre 2015 08:54 |
Carissima Felicita, Carissima MariAngela, per noi oggi è una domenica speciale: perché nel salutarvi vi vogliamo esprimere tutto il nostro affetto e la nostra gratitudine. L’Arcivescovo ha deciso di inviarvi ad altre Comunità Cristiane per continuare nella Chiesa Milanese a vivere la vostra testimonianza di consacrazione al Regno di Dio e a compiere altri segni della presenza di Gesù. Voi siete uguali per vocazione e per desiderio di seminare nel cuore di bambini e ragazzi, giovani e famiglie la bellezza del Vangelo. In mezzo a noi l’avete fatto con tonalità diverse secondo il vostro carattere e con stile personale. Tutto ciò ora lo continuerete a proporre non più insieme, ma in contesti ecclesiali e sociali diversi …ma siamo sicuri che “non vi tirerete indietro”!
Ora tu Felicita parti per Canonica d’Adda (paese natìo dell’amato don Gianni Cerea) e tu MariAngela per Valleambrosia di Rozzano (a sud di Milano) ed è giunto il momento di salutarci. Ogni arrivederci e addio è sempre qualcosa di triste, ma è anche pungolo per “ri-cordare”, cioè occasione perché il “cuore” pulsi di amore e amicizia per quanto si è vissuto con persone care. Noi vogliamo dirvi GRAZIE per tutti i “doni” che ci avete fatto, per quanto e per come vi siete spese sia per la Comunità dei Santi Quirico e Giulitta che per tutte le famiglie del paese: semi del Regno di Dio che sono cresciuti per opera dello Spirito Santo e anche attraverso la vostra collaborazione. Come dice Gesù a coloro che manda: “Gratuitamente avete ricevuto e gratuitamente avete dato”. Nei prossimi anni sarà bello RICORDARCI nella preghiera, perché in Dio ogni lontananza è sempre comunione e ogni richiesta è garantita dalla Provvidenza di Dio Padre. Insieme, a distanza, continuiamo a CUSTODIRE il “pensiero di Cristo” nella mente, i “sentimenti di Gesù” nel cuore, la gioia di donare con tutte le forze il Vangelo in mezzo a tutti e verso i più bisognosi. Con grande affetto e con un grosso abbraccio, don Giorgio, don Nicola, don Leo e don Pasquale e tutta la Comunità di Solaro
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