L’Arcivescovo Mario all’Oratorio |
Domenica 18 Settembre 2022 08:15 |
Dal Messaggio per la Festa dell’Oratorio Ci vorrebbe un posto.Ci vorrebbe, che so, una cappellina. Ci vorrebbe uno sguardo.Ci vorrebbe, che so, un crocifisso, per esempio o una immagine del suo volto benedetto di Gesù Ci vorrebbe una parola. Ci vorrebbe una parola, che so, “Signore Gesù, figlio del Dio vivente, abbi pietà di me, peccatore†e la costanza di ripeterla una volta e dieci volte e cento volte, provando a fissare il pensiero su ogni singola parola. Ci vorrebbe una parola, quella che Gesù ha insegnato: “Padre nostro…â€
Ci vorrebbe un tempo.Ci vorrebbe un tempo, che so, un momento per dire le preghiere ogni sera e ogni mattina Ci vorrebbe un’emozione.Ci vorrebbe un libro per scrivere le emozioni, che so, una preghiera di intercessione per chi sta male e ha bisogno di aiuto. Ci vorrebbe un canto. Ci vorrebbe un canto, che so, qualcuno che se ne intenda e insegni a cantare insieme. Ci vorrebbe un calendario.Ci vorrebbe un calendario, che so, una parete dell’oratorio con foto e preghiere e date dei Santi, nostri amici.  Propongo che l’Oratorio diventi un ritrovarsi per SOSTARE CON GESÙ, oltre che per tutte le altre cose. Chi sa stare con Gesù impara a pregare come lui, ad amare come lui, a vedere il mondo con i suoi occhi. Gesù, infatti, per presentare l’offerta gradita al Padre ha detto: ci vorrebbe un corpo! E infatti: entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà †(Ebrei 10,5-7) |