Carissimi parrocchiani e parrocchiane, |
Domenica 05 Maggio 2024 11:33 |
il mese di maggio entra nel vivo non solo per l’inizio del mese dedicato a Maria, la Madre di Cristo, o la preparazione prossima alla Pentecoste (solennità che celebreremo Domenica 19 maggio), ma anche per le grandi e belle celebrazioni delle S. Comunioni dei nostri ragazzi, che in questo Tempo di Pasqua celebrano - come la prima Chiesa - la “fractio panis”, lo spezzare del pane, che ci fa pensare al fatto che Gesù ha dato tutta la sua vita per la Chiesa, spezzando il pane cioè il suo corpo, e versando il vino del suo sangue. Proprio così Dio si è fatto nostro cibo e nostra bevanda. E i nostri bambini, di domenica in domenica (5 – 12 -19 maggio) faranno esperienza della vicinanza di Dio nella loro vita, tanto che la comunione con Gesù sarà esperienza viva e prolungata, piena e gioiosa, come punto determinante della nostra appartenenza al Corpo di Cristo. Proprio loro saranno protagonisti di questo nuovo “fare comunione con Gesù”, che si riverserà poi ogni giorno nei loro rapporti umani segnati da questa presenza e dalla ricerca a vivere come Gesù nel dono di se stessi … per amore. “Chi mangia di me – dirà Gesù nel Vangelo di Giovanni – vivrà per me”. Se moltiplichiamo questa esperienza per tutte le Parrocchie o Comunità pastorali del nostro Decanato di Saronno, ci accorgeremmo che tutto questo periodo di maggio è segnato da queste belle celebrazioni, in cui tutti i ragazzi e le ragazzi, i coniugi e le famiglie, nonni e parenti vari si sentiranno parte a pieno titolo del Popolo di Dio, che sente il principio di unità proprio nella Comunione eucaristica, preparata e resa sempre più vera da una buona Confessione: sì la riconciliazione con Dio e con gli altri ci abilita a essere felici in questa rinnovata comunione nella verità di noi stessi. Se ci pensate è proprio questa l’esperienza che manca da diverso tempo nei territori distrutti dalla guerra e dalle sue conseguenze: morte, distanza da casa, violenza, ritorsioni, vendetta, fatica ad accogliere il diverso, difficoltà nel dialogo a tutti i livelli, povertà, mancanza di cibo ma anche di futuro…insomma, l’incapacità a promuovere e a fare comunione, e quindi rendere vano ogni tentativo di mediazione. Nel mondo regna davvero la divisione e l’odio tra i popoli. Aiutiamo i nostri ragazzi e ragazze a crescere negli anni con una grande voglia di fare del bene, di estinguere le contese, esercitandosi nel dialogo, perché i nostri rapporti umani sono troppo importanti. Don Sergio Tomasello – vostro parroco |