è evidente a tutti che queste settimane di settembre siamo in festa! Sì, festa dei nostri due Oratori, festa di tutta la Comunità pastorale che vuole dare evidenza dei cammini di catechesi con i più piccoli che ricominciano; festa degli animatori, adolescenti, diciottenni e giovani che si ritrovano, organizzano, fanno festa (come avverrà venerdì prossimo con la pizzata di inizio cammino a cui seguirà la visione di foto e video di questa estate). E’ bello infatti rivedersi nelle immagini per ricordare le esperienze belle appena vissute questa estate con don Massimiliano.
La festa è segno e cifra sintetica anche per il ritrovo di noi adulti, delle famiglie, di amici vecchi e nuovi che si affacciano con i loro figli per entrare in relazione tra loro e permettere ai ragazzi (e anche ai figli più grandi) di intessere belle e autentiche relazioni con coloro che fanno un cammino umano e cristiano come noi. Il titolo e il logo che la FOM ha proposto quest’anno è del tutto rivoluzionario: “TUTTO CAMBIA!”. Sarà compito di don Massimiliano spiegare ai genitori e ai ragazzi la prospettiva del nuovo cammino dell’Oratorio 2024-2025, che ci porterà in pieno nel cammino di tutta la Chiesa cattolica nel grande Giubileo del 2025, a cui Papa Francesco ci ha già preparati con il suo invito ad essere “Pellegrini di Speranza”. Quindi invertiamo le tendenze che fanno male al cuore: non lamentele e pettegolezzi, piuttosto impegno e gioia grande; non attesa che qualcosa cambi, piuttosto inserire idee, fantasia e impegno costante, perché se non cambiamo noi non ci sarà alcun risultato; non la solita routine da subìre, ma il desiderio di aggredire la realtà e lasciare la nostra impronta positiva in tutto ciò che facciamo per scelte e con amore. Allora davvero … tutto cambierà, e noi saremo protagonisti del nostro futuro, nella nostra vita, nella vita di chi vive con noi, anche nella vita del nostro Oratorio e della nostra nuova Comunità pastorale.
Un ultimo pensiero è un ringraziamento a un prete che è stato tra noi, don Felice Zaccanti, che da pochi giorni ha iniziato il suo nuovo cammino come parroco a Casorezzo. Domenica 22 settembre sarà ancora in mezzo a noi, al Brollo, per un bellissimo saluto che gli vogliamo dedicare (con qualche regalo): sarà la preghiera e la comunione fraterna che segnerà il nostro saluto sincero. Sarà festa per tutti anche in questo incontro con don Felice, per rendere grazie per il bene ricevuto.
Don Sergio Tomasello – parroco della CP “Discepoli di Emmaus” |
Carissimi parrocchiani e parrocchiane, |
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è bello risentirci dopo un po’ di vacanza e nonostante il grande caldo di questa estate recuperare il desiderio di ritrovarci come Comunità cristiana per camminare insieme nel nome di nostro Signore Gesù Cristo: egli è davvero il Buon Pastore che guida la sua Chiesa ai pascoli buoni, e ci raduna e ci tieni uniti a partire dal suo Amore misericordioso, che fa di noi il suo Popolo Santo.
Questo nuovo anno pastorale che inizieremo ufficialmente il giorno 8 settembre con la festa di S. Maria Nascente, è un anno del tutto particolare: se pensiamo che la Chiesa Universale è entrata già da qualche anno nel percorso del Sinodo dei Vescovi voluto da papa Francesco e che si concluderà nell’anno giubilare del 2025, allora comprendiamo che questi ultimi mesi del 2024 sono la premessa di questo importante anno giubilare, che il Papa ha voluto dedicare al rinnovamento della Chiesa Cattolica, alla crescita della sinodalità (un modo diverso di condurre il cammino delle nostre Comunità cristiane, con uno stile più condiviso, di comunione fraterna e orientato alla missione evangelizzatrice). “La speranza non delude” ha scritto Papa Francesco citando il noto passo di San Paolo nella Lettera ai Romani 5,5 e da qui ha colto il titolo per questo anno giubilare, tutto il 2025, cioè: “Siamo tutti pellegrini di speranza”. Sì, l’invito è chiaro per tutta la Chiesa e per tutti i credenti: in un mondo deluso e cinico, spesso rattristato da guerre e scelte di morte, la Chiesa è chiamata a ridare speranza, quella virtù teologale di cui oggi il mondo ha estremo bisogno, per superare la sua involuzione e la sua sicura sconfitta. La speranza, che è dono di Dio e della sua azione di salvezza, nasce dal rinnovato rapporto con il Dio cristiano che è Padre, Figlio e Spirito santo; nasce dal suo amore misericordioso e fedele, che non delude neanche quando l’uomo pensa di fare tutto senza Dio e senza la sua misericordia. La speranza è la virtù dei pellegrini che camminano con responsabilità su questa terra, sapendo che alla fine dovranno rendere conto a Dio della loro vita, delle loro azioni, di come abbiamo speso le risorse che il buon Dio ha dato a tutti noi, in misura diversa. Solo chi vive di questa speranza potrà usare bene dei doni che Dio ci ha dato – i famosi talenti del Vangelo – che non sono solo per noi e per realizzare i nostri desideri, ma vanno investiti, donati, accresciuti per il bene di tutti. Già 70 anni fa, alla fine del Concilio Vaticano II, il famoso Cardinale belga J. Suenens diceva: “Il cristiano è un uomo di speranza” e questo è il dono che vogliamo vivere in questo momento di Chiesa e in questo nostro mondo.Don Sergio Tomasello - parroco |
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mentre vi scrivo in questo primo sabato di settembre, il nostro Vescovo Mario Delpini sta celebrando l’inizio solenne del nuovo anno pastorale 2024-2025, nella vigilia della Festa di S. Maria Nascente che si celebra l’8 settembre di ogni anno. Il Vescovo parlando a tutta la Diocesi di Milano e a tutte le Comunità cristiane che camminano in comunione con Lui, sta richiamando l’importanza di “camminare insieme”, in vista dell’anno giubilare – l’anno santo 2025 – in una prospettiva “sinodale” che ci richiede di metterci in ascolto delle indicazioni di rinnovamento che usciranno anche dalle conclusioni del Sinodo dei Vescovi, che avrà la sua ultima tappa per noi italiani nella Assemblea Sinodale prevista in Ottobre 2024 a Roma: avremo modo di parlarne tra circa un mese.
Sottolineo però un punto della Lettera Pastorale del Vescovo, che ci serve per metterci sulla sua lunghezza d’onda: nel primo capitolo il Vescovo Mario sottolinea una espressione di S. Paolo (2 Cor. 12,7-10): “Ti basti la mia grazia”, intendendo suggerire a tutti i fedeli ambrosiani di far partire ogni nostra scelta e ogni nostro impegno da questo dono di Dio, la sua grazia, la sua forza, il dono del suo amore invincibile. Infatti l’Apostolo Paolo, partendo dalla sua esperienza apostolica dice: “la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza”, cioè la forza che Dio ci dona appare più evidente quando noi riconosciamo di avere bisogno di Lui, del suo amore e così la sua forza divina ci sprona e ci sostiene. Il Signore ce la dona nella preghiera, nei Sacramenti e nell’ascolto vivo della sua Parola evangelica.
Da qui il Vescovo trae il primo suggerimento per noi: la proposta pastorale è l’Anno Liturgico, cioè la celebrazione del Mistero di Cristo, nel cammino verso la Pasqua (vero centro e cuore del Mistero dell’Amore di Dio per noi) e nel quotidiano percorso che cerca il Mistero di Cristo anche nella vita della Chiesa e dei Santi.
In vista poi della seconda parte dell’anno pastorale e del Giubileo, il Vescovo inviata tutte le Comunità cristiane a riappropriarsi del Sacramento della Penitenza, per vivere della grazia di Dio anche tramite una vera confessione e novità di vita, personale e comunitaria. Anche qui ci aiuteremo a celebrarlo con convinzione e una buona preparazione, dicendo in cuor nostro quell’adagio di S. Teresa d’Avila: “Solo Dios basta”. Prepariamoci tutti ad entrare in un nuovo anno pastorale con le indicazioni del nostro Vescovo, e lasciando che il Signore entri nella nostra vita.
Don Sergio Tomasello – parroco della CP “Discepoli di Emmaus” |
Carissimi parrocchiani e parrocchiane, |
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vi scrivo dal fresco luogo di vacanza che ho scelto di abitare in questa settimana che sta a cavallo tra luglio e agosto: sono sopra Lecco precisamente a Ballabio, in casa di un prete mio amico, che è stato molti anni fa sacerdote del mio Oratorio di Milano da cui provengo in Quartiere Gallaratese. Un prete molto ospitale, che ha avuto tante esperienze sacerdotali nella nostra Diocesi e anche qualche esperienza di Missione, come fidei donum in Zambia. Quindi oltre a relax e buona compagnia ci dilettiamo nel raccontarci come vivere il Ministero sacerdotale oggi, in terra di missione: sì perché anche la nostra Lombardia oggi … è così!
Penso ovviamente anche al futuro della nostra Comunità Pastorale, con il nuovo gruppo di Consiglieri da poco eletti e scelti, con la mancanza del don Felice, e con tutti gli impegni che ricadranno almeno nella prima fase sul parroco e sul vicario, e sui tanti collaboratori della nostra Comunità, che dovranno sempre di più lavorare su un progetto comune di Chiesa, di Oratorio, di Pastorale giovanile, di Caritas, ect … Dobbiamo decisamente guardare in avanti perché non ci possiamo più permettere di pensare a due realtà distinte, ma sempre di più pensare alla presenza della nostra Chiesa ambrosiana nel grande territorio di Solaro-Villaggio Brollo. Sarà certamente la spinta missionaria e la realtà fraterna di comunione nel Signore e nello Spirito che ci permetterà di fare passi in avanti.
In questo mese di agosto si compirà anche il primo anno di permanenza come parroco tra voi: con il 1 settembre sarà un anno completo, e ripensando ai tanti momenti vissuti tra voi già mi sono fatto una idea della ampiezza della nostra Comunità Pastorale, delle tante realtà incontrate nella nostra città, tra il centro e le molte periferie. Quanti incontri e iniziative, quante famiglie e situazioni incontrate per Matrimoni, Battesimi, Incontri genitori, Visite nelle case per la benedizione o semplicemente per visitare i Malati, quante persone parenti dei defunti che quest’anno non sono mancati: un mondo di facce, di volti, di racconti, di storie, le vostre di cui è intessuto il cammino della nostra grande Comunità pastorale. Sono convinto che le strutture sono importanti e ci permettono di organizzare tanti momenti per incontrarci e camminare insieme, ritrovarci per un pranzo o per una preghiera condivisa, ma … sono più importanti le persone e le relazioni, i gruppi che riusciremo a vivere con impegno pastorale, per arricchire il cammino della nostra bella Comunità. Adesso quindi un po’ di riposo e di sosta per poi ripartire insieme secondo le vie che il Signore e lo Spirito ci indicheranno. Grazie di cuore a tutti e a tutte della vostra comprensione. Grazie a don Felice per essere stato tra noi in questi anni, con attenzione e spirito di vero servizio. Auguri per il tuo futuro impegno nella Parrocchia che sarai chiamato a guidare. Grazie a don Massimiliano per il suo impegno per i ragazzi, gli Adolescenti e i Giovani, adesso che sei tornato dai turni delle vacanze in montagna riprendi il ritmo normale della Comunità pastorale, e riposa un po’ per la grande ripresa, che ci vedrà coinvolti a tutto tondo. Auguro a tutti di trovare tempo e modi per riposare, pregare, visitare, amare, in un clima di calma e fraternità.
Don Sergio Tomasello - parroco |
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