Carissimi fratelli e sorelle, |
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in queste prime domeniche di Febbraio, in attesa della Quaresima che avrà inizio il 18 febbraio, ci sono due giornate importanti da celebrare: la giornata della Vita (promossa dalla CEI per tutta l’Italia) e la giornata dell’Ammalato (a livello mondiale, determinata dalla memoria della apparizione della Madonna a Lourdes – 11 febbraio). Vogliamo cogliere l’invito ad impegnarci come cristiani su questi grandi temi che fanno parte della vita e delle preoccupazioni delle nostre famiglie, dove la vita viene generata, cresciuta, accudita e dove anche la malattia diventa esperienza di attenzione e di misericordia, spesso anche per lunghi anni. Anche il nostro Vescovo nella sua Lettera pastorale ha speso parole importanti e significative che ci aiutano ad impegnarci per questi temi insieme umani e cristiani: certo per noi è banco di prova di una vera e autentica testimonianza, e dove si evidenzia “la differenza cristiana”, cioè come il Vangelo di Gesù ci chiede di impegnarci a favore della vita e nella cura dei nostri ammalati, nelle varie forme. Mi limito dunque a citare le parole del Messaggio della CEI per la Giornata della vita 2024: dal titolo “La forza della vita ci sorprende”. I Vescovi scrivono sul valore della vita e di ogni vita. “Se si è capaci di superare le visioni ideologiche, appare evidente che ciascuna vita – anche quella più segnata da limiti – ha un immenso valore ed è perfino capace di donare qualcosa agli altri. Anche il capezzale di malati gravi diviene spesso sorgente di consolazione per chi sta bene nel corpo, ma è disperato interiormente. Quanti disabili, se sostenuti e curati con affetto, ricambiano con la gioia nelle famiglie e nella Comunità umana e cristiana”
don Sergio Tomasello - parroco |
la nostra preghiera ecumenica e il nostro desiderio di unità tra i cristiani di diverse confessioni è cominciato con il giovedì di Adorazione e si è protratto in ogni S. Messa che abbiamo celebrato questa settimana, e anche in questo inizio proseguirà, con l’incontro di Mercoledì sera con mons. Franco Buzzi e con la festività della Conversione di San Paolo, giovedì 25 gennaio. Approfittiamo di questi momenti culturali e di riflessione per capire il momento storico che stiamo vivendo, per riavvicinarsi all’amore di Cristo, che ci vuole uniti.
In questa settimana poi ci avvicineremo alla Festa della S. Famiglia di Nazareth, 28 gennaio, contemplando nella famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria, anche la nostra vocazione di famiglia cristiana, che vuole crescere in grazia di Dio, e vuole educare i nostri figli attraverso l’esempio e la presenza nella vita dei nostri ragazzi e ragazze. Forza genitori! Sabato sera siete invitati a un incontro che ci aiuterà a rafforzare la nostra capacità educativa: il tema che svilupperemo è la necessità di conoscere e frequentare da vicino la vita dei nostri figli, i loro inevitabili e opportuni cambiamenti. Siete sempre voi, genitori, i riferimenti più importanti per una crescita armonica dei vostri figli.
Buona festa della S. Famiglia, con le due iniziative: Oratorio di Solaro colazione in Oratorio per la famiglia con i figli prima della S. Messa delle 11.00 a cui parteciperemo insieme; Oratorio del Brollo dalle 17.00 in poi: nuovi artisti e nuove proposte musicali a confronto sul noto palco del Family Got(D) Talent. Buona festa a tutti voi. Don Sergio - parroco
18 - 25 Gennaio 2024
Settimana di PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI
Signore Gesù,
che hai pregato perché tutti siano una cosa sola,
ti preghiamo per l’unità dei cristiani,
come Tu la vuoi, con i mezzi che Tu vuoi.
Che lo Spirito Santo ci doni
di avvertire il dolore della separazione,
di vedere il nostro peccato
e di sperare al di là di ogni speranza.
Amen.
(padre Couturier) |
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questa domenica è veramente un giorno di festa grande, perché la Liturgia ci fa soffermare con il nostro sguardo e con la nostra preghiera, sulla Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria: uno sguardo contemplativo ma anche molto concreto, perché nella Casa di Nazareth e nel cammino vocazionale di Maria e Giuseppe, si compie anche il cammino di crescita del Figlio di Dio che ha preso dimora nella nostra storia e nella storia di una famiglia, e compie con la sua amorevole presenza il cammino di un popolo che attende la pienezza della salvezza, in Lui che si è fatto carne, si è fatto bambino, si è fatto uomo, si è fatto tutto a tutti.
Tutti noi se siamo al mondo siamo figli di qualcuno, che amandosi ci ha generato alla vita; per noi credenti è bello riconoscere che apparteniamo anche alla Famiglie di Dio in forza del Battesimo, quindi abbiamo un Dio che è Padre di tutti, siamo figli come il Figlio di Dio che ci ha coinvolti nella sua fraternità, siamo tutti unito dal dono dello Spirito che ci fa famiglia di Dio nell’unità e nella pace.
Oggi la famiglia non gode di buona salute, e spesso le nostre famiglie sono provate da fatiche o separazioni, come se l’amore umano non bastasse a tenerci uniti per tutta la vita. Spesso la famiglia è dilaniata nei tempi e nei ritmi di vita perché il lavoro fa da padrone dei nostri tempi di incontro e di gioia, di sosta o di vacanza insieme. Non disperiamo fratelli e sorelle, non abbiamoci mamme e papà, il Signore ci vuole bene e ci aiuta a vivere la nostra vocazione nella gioia dell’incontro. La Chiesa, l’Oratorio, le varie iniziative ci aiutino a stare insieme e a camminare insieme, aprendo le nostre famiglie alle relazioni buone che posso nascere sempre in una Comunità cristiana che si aiuta in questo bellissimo cammino. Sia questo l’intento di questi giorni di festa, che ci consentono di fermarci un attimo e gustare il nostro essere famiglie nel Signore, per camminare nella luce del Signore, per camminare insieme, come Dio vuole.
Don Sergio Tomasello |
Carissimi fedeli della Comunità pastorale, |
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questa settimana del Tempo ordinario ha il sapore della quotidianità , e con il colore verde del vestito liturgico dei sacerdoti ci ricorda l’importanza di seguire Gesù e lo stile del Vangelo nelle attività che svolgiamo ogni giorno: lavoro e studio, vita di famiglia, la spesa, impegni quotidiani nello sport, nei gruppi che frequentiamo, nelle relazioni ordinarie che arricchiscono la nostra vita. In questo quotidiano ci sono certamente anche preoccupazioni e fatiche, ma nella prospettiva cristiana tutto ciò che avviene nella nostra vita è occasione per fare il bene, per vivere in una vera carità , e occasione per servire … e il Signore ama chi serve con gioia. Quindi vi invito a vivere questo tempo ordinario con impegno ma anche con gioia.
Il contesto più generale della storia del nostro tempo ci dà anche qualche preoccupazione in più: la guerra in Medio Oriente in particolare rischia di allargarsi ad altri soggetti, con l’Iran o lo Yemen, e anche la Gran Bretagna e gli USA hanno cominciato a fare la voce grossa, purtroppo anche con armi potenti e distruttive che non facilitano certo la fine del conflitto. Parlando con tanti di voi alla fine della Messa del 1 giorno dell’anno (Giornata mondiale della Pace) ho percepito molta angoscia e preoccupazione per il futuro dell’umanità , provata e afflitta da tanto odio e violenza. Rinnoviamo la nostra preghiera per la pace, uniamoci a Papa Francesco nei suoi continui richiami al dialogo e alla intelligenza diplomatica, fermiamo la follia di chi spende capitali per le armi sempre più sofisticate e distruttive e lascia senza cibo, senza casa e lavoro milioni di famiglie. Anche nella nostra Comunità pastorale il 31 gennaio di questo mese, ci troveremo in Chiesa a Solaro per pregare insieme per chiedere il dono della Pace, dono inestimabile e condizione di fondo per una vita giusta e solidale. Più avanti daremo indicazioni concrete per questa preghiera necessaria e profondamente vera, in comunione con chi soffre in Medio Oriente e non solo.
Infine questa settimana sarà caratterizzata dall’inizio della Settimana Ecumenica per tutte le Chiese Cristiane: dal 18 al 25 gennaio, come tutti gli anni pregheremo perché i cristiani di tutte le Confessioni siano uniti nella vita che Gesù Cristo ci ha insegnato a vivere in Lui. Il titolo dato a tutti è: “Ama il Signore Dio tuo … e ama il prossimo tuo come te stesso†(Luca 10,27).
Don Sergio - parroco |
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